ATUMTEK, LE NOSTRE PERSONE. ZDRAVKO MICEV: IL MIO VIAGGIO DALLA TECNOLOGIA COME “GIOCO” ALLA TECNOLOGIA COME SERVIZIO

Pubblicato: Aug 5, 2024

“Smontavo i miei giocattoli per capire come funzionavano e aprivo i telecomandi per scoprire come riuscissero a cambiare i canali della televisione. Ero affascinato dalle macchinine telecomandate e cercavo di comprendere il meccanismo che permetteva loro di muoversi”. Un ricordo che, a distanza di anni, ha il sapore di una premonizione: Zdravko Micev, uno dei nuovi talenti Atumtek, ha fatto di questa curiosità innata la sua professione, diventando Sviluppatore software.

Dopo il diploma al liceo classico in Macedonia, Micev si è trasferito in Italia e ha capito cosa gli piace veramente: scoprire i segreti della tecnologia e le sue potenzialità, applicandole per rendere la vita degli utenti più efficiente. Inizia così a formarsi in questa direzione, lavorando allo sviluppo e ottimizzazione di software per il settore della gestione logistica prima, e successivamente in ambiti di Business e HR.

Circa un mese fa, Zdravko è approdato nel Gruppo Atumtek. Una decisione che spiega così: “Da subito ho avuto l’impressione che la mia passione per l'innovazione e la voglia di lavorare in un ambiente stimolante e orientato al futuro qui trovasse realizzazione. A questo si aggiunge il fatto che la cultura aziendale di Atumtek valorizza il work-life balance e promuove un ambiente di lavoro collaborativo. Apprezzo la loro attenzione allo sviluppo personale e professionale dei dipendenti, che mi permette di continuare ad apprendere e migliorare”.

Qual è primo progetto in cui sei stato coinvolto?

Attualmente, sto lavorando sul progetto FEWFINe, implementando nuovi servizi per migliorare l'efficienza e le funzionalità del sistema.

Ti riferisci spesso alla tecnologia come servizio rivolto all’esterno, è una cosa che reputi importante?

Sì, penso che la tecnologia non sia fine a sé stessa, ma un mezzo per risolvere problemi concreti, migliorare l'efficienza operativa e supportare la crescita aziendale. Per questa ragione, la tecnologia in qualità di servizio deve mettere al centro le esigenze dei clienti e sviluppare soluzioni che abbiano un impatto positivo e tangibile sulle loro attività.

All’interno del contesto aziendale, anche in base alla tua esperienza, quali sono le 5 colonne di un buon team?

Durante il mio percorso professionale, ho imparato che il successo di un progetto dipende dalla qualità del lavoro di squadra. Per me, le cinque colonne fondamentali di un buon team sono la Comunicazione aperta, che sia quindi chiara e trasparente, in modo che tutti siano allineati sugli obiettivi comuni; Fiducia e rispetto, è importante che ogni membro del team si senta rispettato e valorizzato, anche attraverso la delega di compiti; Obiettivi condivisi, tutti dovrebbero sapere qual è al loro parte nel raggiungimento del successo; Collaborazione, offrire supporto reciproco è fondamentale per superare gli ostacoli e crescere come gruppo; infine, direi la Flessibilità, perché essere aperti al cambiamento e pronti ad adattarsi a nuove situazioni permette al team di affrontare le sfide in modo efficace.

Zdravko, grazie del tuo tempo e in bocca al lupo!