INNOVATION TRIP A SAN FRANCISCO (USA). Diario di Viaggio, Day 2

Pubblicato: Sep 26, 2024

Prosegue il viaggio a San Francisco e la contaminazione positiva, almeno per me, del mindset che si respira qui.

La prima tappa della seconda giornata   - 24 settembre - è stata in Adobe, la conosciutissima multinazionale “dei pdf”. Abbiamo avuto il piacere e l’onore di poter trascorrere 45 minuti con Aldo Faieta, Senior Principal Scientist che, dopo una visita nei vari uffici della sede di San Francisco, ha risposto alle nostre domande su come si svolgono le attività di sviluppo, ricerca, prototipazione e messa in produzione di nuovi plugin o asset. Ci ha colpito constatare come un colosso della portata di Adobe dia

Cosa ci ha colpito di più? La dimensione di massima libertà di espressione e pensiero che un colosso come Adobe dà ai propri dipendenti: c’è un rapporto diretto “down & up e up & down” dell’high management rispetto alle proposte che arrivano dalla parte più operativa dell’azienda. Rapporto che mi ha subito riportato a due frasi lette durante il tour nella struttura: “Dream it” e “Build it”!!!

Infine, Faieta ci ha dato la sua visione su quello che potranno essere gli scenari futuri nell’ambito delle tecnologie e abbiamo avuto, per l’ennesima volta, la conferma che l’AI generativa sarà strumento privilegiato, visti anche i progressi che si sono ottenuti nell’ultimo anno e mezzo circa.

La mattinata è proseguita con un giro in città passando tra gli uffici di Linkedin, Salseforce, Deloitte, Accenture e Bain; la cosa che mi ha colpito è che tutte queste realtà hanno le sedi uno di fronte all’altro, quasi a voler simboleggiare la necessità di essere vicini per potersi contaminare vicendevolmente.

Dopo un breve pranzo (giapponese) e una rinfrescata in hotel, siamo stati accolti da Sri Ramaswamy, Co-Founder di Charlee.ai, società che ha sviluppato una soluzione software per la gestione dei sinistri, dalla trattazione alla liquidazione automatica passando per una gestione di mitigazione del rischio e delle possibili “litigations”. Inutile dire che anche in questa soluzione la AI generativa svolge un ruolo importante nella gestione di tutti i processi.

La giornata si è conclusa con la nostra cicerone, Paola Ferrari, che ci ha ospitati per una cena informale nella sua casa in Moss Beach. Prima, però, la fantastica passeggiata alla “Fitzgerald Marine Reserve” dove la natura incontaminata del luogo non solo rigenera, ma si apre sulla spiaggia che affaccia all’Oceano Pacifico. Qui, due foche dall’aria curiosa ci hanno fatto ritornare un po' bambini.

La serata si chiude con una cena squisita a base di salmone e con la compagnia di una persona speciale: Sarah Benson. Vi invito a visitare il suo profilo Linkedin per conoscere il suo percorso professionale e di cosa si occupa oggi nella vita. Da parte mia, qualche spunto su ciò che più  mi ha stupito della sua visione nell’affrontare l’attività lavorativa (e non solo).

Prima di tutto, l’attenzione alle persone che compongono il team di lavoro e il rapporto che si crea tra di loro: un continuo reciproco scambio che arricchisce tutto il team. Corro con la mente al claim Atumtek “le persone al centro”, e penso che sia assolutamente di buon auspicio.

Il secondo aspetto che mi ha fatto riflettere maggiormente è la visione del mistake (l’errore) nell’avvio di una nuova attività, qualunque essa sia, e come l’imprevisto negativo dovrebbe essere vissuto: non come un fallimento ma come un punto di riflessione e arricchimento per fare meglio e raggiungere i propri obiettivi. In pratica (è quello che ho interiorizzato): se hai un obiettivo non è detto che questo sia raggiungibile solamente con la strada che tu avevi immaginato prima di iniziare. Ma occorre insistere, nonostante tutto, nonostante la strada sia diversa da quella immaginata, senza colpevolizzarci o colpevolizzare nessuno per un piccolo rallentamento.

Considerazioni personali della giornata appena trascorsa: spero che questa esperienza mi dia la forza e la consapevolezza di raggiungere nuovi obiettivi, nonostante qualche piccolo mistake che inevitabilmente ci sarà, e di poter trasmettere alle persone con le quali lavoro e lavorerò una visione positiva nell’affrontare le difficoltà lavorative e della vita in generale.