INNOVATION TRIP A SAN FRANCISCO (USA). Diario di Viaggio, Day 1

Pubblicato: Sep 25, 2024

Un viaggio nell’innovazione in Silicon Valley. Accogliendo la proposta del nostro partner Phoenix Capital nel partecipare al primo Phoenix Innovation Trip a San Francisco, eccoci nel cuore della Bay Area, dove oggi siamo entrati nel vivo dell’esplorazione alla ricerca di spunti di innovazione, tecnologie ed ispirazione in generale.

Posso dire, come prima cosa, che l’esperienza si sta dimostrando molto piacevole grazie ai vari amici di viaggio: quelli che già conoscevo come Fabio Piccinini, il nostro presidente Atumtek, Giulio Fezzi,  e Giovanna Saraconi, rispettivamente presidente e AD di Pheonix Capital, e altri “colleghi” che ho conosciuto direttamente qui. Prima fra tutti, Paola Ferrari, International Senior Advisor di Phoenix Capital, nostra instancabile Cicerone in SFO, persona fantastica e piena di iniziative. E ancora, Matteo Merli, Marco Grison, Alberto Prospero e Diego Guario, che compongono il team di REVO Insurance che ha aderito all’iniziativa e, infine Francesco Ghizzi, Head of Insurance Business sempre di Phoenix.

Come sempre, con le persone “giuste” i viaggi - siano essi di piacere o di lavoro come questo - si trasformano in esperienze indimenticabili e piene di contenuti.

Tornando al viaggio, la nostra giornata è iniziata con una visita allo SwissNex di San Francisco, incubatore di startup collegato al Governo svizzero dove, ad accoglierci, senza volerlo, è stato proprio un giovane italiano, Diego Riva. Insieme a lui, un altro italiano, Matteo Cariglia, Program manager, e “persona chiave” che affianca Corine Thommen, Vicedirettore generale e responsabile dei programmi di SwissNex, nel lavoro di analisi e selezione delle Startup incubare.

Parlando con Diego, Matteo e Corine è emerso come l’approccio alle startup del tessuto economico e sociale degli USA, e di San Francisco in particolare, sia il contesto e luogo ideale per lo sviluppo di idee innovative. Chiaramente non tutte le startup riescono a scalare, solo il 10% riesce in questo ulteriore step. Per gli investitor, tuttavia, si tratta di un dettaglio importante ma non vincolante. In pratica, se hai una buona idea nella quale anche solo potenzialmente c’è della sostanza, qui ti sarà data una chance.

Infine, poiché anche l’occhio vuole la sua parte, lavorare con vista sulla Baia di San Francisco e Oakland Bridge, come si suol dire, non ha prezzo!

Dopo la visita a Swissnex e un pranzo “americano”, abbiamo fatto un giro ad Union Square. Di per sé potrebbe sembrare una cosa normalissima se non fosse per il modo con cui l’abbiamo raggiunta: con un taxi, senza autista! Un’esperienza bellissima che, secondo me, permette di toccare con mano fino a dove la mente umana può spingersi; ma non solo, ci indica fino a che punto l'Intelligenza artificiale può arrivare.

Posso assicurare che l’auto non ha commesso alcun errore di guida e, addirittura, ha suonato ad un'auto che stava pericolosamente facendo marcia indietro: senza indugio l’ha superata accertandosi che dalla corsia opposta non venisse nessuno e che non ci fosse nessuno a sorpassare. Semplicemente incredibile!!!

La giornata si è conclusa con l’aperitivo pubblico presso il Centro Italiano di Innovazione di INNOVIT, Hub strategico nato a San Francisco su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e attuato dall’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese, con la supervisione dell’Ambasciata Italiana a Washington e del Consolato Generale a San Francisco, per sostenere e promuovere l’ecosistema economico, scientifico e culturale italiano negli USA.

Un ecosistema che permette alle startup italiane di provare a scalare il loro business. Qui, abbiamo potuto confrontarci con una ventina di startupper: alcuni con startup già avviate e, quindi, con prodotti o in fase di test o pronti alla commercializzazione, altri in una fase ancora embrionale o addirittura con la “sola” idea da sviluppare. Un incontro molto stimolante per le tecnologie utilizzate, dove l’AI chiaramente la fa da padrone, ma in un contesto non attinente l’ambito Insurance.

Quello che colpisce è l’entusiasmo di questi startupper italiani (giovani e meno giovani, alcuni addirittura alla loro seconda esperienza da startupper) e le loro idee: parliamo di una piccola comunità di italiani che si fanno valere in tutto il mondo con coraggio, dedizione, studio e lavoro, portando avanti idee nella speranza di realizzarle concretamente.

Considerazioni personali della giornata appena trascorsa: sicuramente un’esperienza formativa fantastica che apre in maniera impagabile al mondo dell’innovazione tecnologica in generale.